Abbiamo già parlato dei vantaggi dei divani in tessuto hydrocare, ma sappiamo che la scelta di un divano chiama in causa svariati fattori, se non altro perché ne esistono molte tipologie differenti. In questo articolo analizziamo le varie forme e cerchiamo di capire come scegliere quella più vicina alle nostre esigente. 

Partiamo dalla linea forse più nota, quella classica lineare. È il caso del nostro Art Nouveau che dona sempre alla stanza quel clima di intimità, anche perché solitamente le sedute sono 2 o 3, ma possono essere anche di più. Questo tipo di divano si sposa bene con l’aggiunta di poltrone nella stanza. Se si vuole creare un’atmosfera familiare è sicuramente la scelta ideale. Viene infatti utilizzato soprattutto per il living, se ad accrescere la zona relax c’è anche televisore e camino. 

Se vogliamo dare al nostro arredo, oltre al comfort, un tocco ulteriore di originalità, allora è meglio orientarsi verso un divano con penisola, come nel caso Toby Wing. In questo caso spalliere e braccioli traslanti consentono un ampliamento della seduta e rendono il divano anche adibile a comodo letto. La pausa relax si allunga e la dimensione del divano deve essere conforme allo spazio che deve ospitarlo. 

Il divano a forma di “L” è anch’esso molto in voga negli ultimi anni, soprattutto per chi può contare su un living molto ampio. Ospita molti più posti a sedere anche se occupa lo stesso spazio di due divani accostati l’uno accanto all’altro. Come per il nostro Febo, spesso è arricchito da elementi componibili, ma non è la scelta adatta ci piace cambiare la disposizione dei mobili. 

Non dimentichiamo neppure il divano ad isola, che consente di sedersi su più lati, quindi si presta ad essere posto al centro della stanza, diventandone protagonista indiscusso. 

È chiaro, dunque, che la scelta della forma è direttamente proporzionale al carattere, lo stile e la personalità che vogliamo dare alla nostra casa. La costante che accomuna ogni scelta è optare sempre per un divano che dia quella piacevole sensazione di benessere che solo una seduta morbida e uno schienale confortevole sono in grado di assicurare. 

Abbiamo già visto in generale quali sono i vantaggi legati al Bonus Mobili 2020, che è stato prorogato anche per il 2021. Vediamo nel dettaglio cosa è possibile acquistare e quali sono le condizioni per farlo. 

Per la zona living e la cucina, avevamo già avuto modo di considerare che la detrazione può essere applicata su divani, tavoli, sedie, mensole, librerie, scrivanie, cassettiere. A ciò si aggiungono, però, anche gli apparecchi di illuminazione e i mobili di arredo per il bagno. Mentre per la zona notte possiamo optare per: armadi, letti, materassi, comodini, poltrone.

Per quanto riguarda gli elettrodomestici, invece, c’è un’ampia scelta purché non si ricorra ad articoli usati. Possiamo considerare in questo caso: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, forni normali e a microonde. Si aggiungono apparecchi vari come il ventilatore o altri destinati al riscaldamento. 

Nel caso dei forni, inoltre, è possibile optare per quelli che appartengono alla classe A; mentre per tutti gli altri elettrodomestici l’agevolazione è applicabile solo per quelli che rientrano nella Classe A+. Ricordiamo, ancora, che la classe di appartenenza è riportata sull’etichetta dell’apparecchio e che piani cottura e lavasciuga non sono classificati. 

Il Bonus Mobili 2020 interessa anche alcuni lavori di ristrutturazione e a tal proposito precisiamo che è obbligatorio inviare la comunicazione delle spese sostenute all’ENEA, (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) se si intende usufruire del bonus.

In particolar modo, si è chiamati ad inviare i dati delle spese effettuate entro 90 giorni dal termine dei lavori. L’ENEA è chiamata a monitorare, però, anche le spese che interessano: forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici. Nonostante ciò, una mancata comunicazione non impedisce l’accesso alla detrazione fiscale. 

Insomma, tenendo conto delle condizioni suddette, possiamo concludere che le agevolazioni previste incentivano gli acquisti, che interessano l’arredo di tutti gli ambienti della casa, almeno fino alla fine del 2021. 

Chi ha detto che le cucine moderne non possano portare con sé anche un tocco vintage di grande effetto? Ebbene, lo stile industriale, di gran moda negli ultimi anni, sembra coniugare l’essenzialità delle soluzioni d’arredo contemporanee con elementi che caratterizzavano l’arredo newyorkese degli anni 80’. 

Le cucine in stile industriale richiamano, infatti, i loft americani che venivano progettati a partire dalla ristrutturazione di vecchi edifici industriali. Si caratterizzavano per l’assetto particolare che avevano: ambienti unificati, soffitti alti e grandi aperture. Si tratta di tutti elementi che convergono nelle cucine in stile industriale odierne e, in generale, negli ambienti che vengono ideati sulla stessa linea. 

L’elemento distintivo, però, è dato dalle finiture in legno e metallo, che si presentano un po’ invecchiate o grezze, perché subiscono trattamenti specifici. L’obiettivo è quello di donare un tocco di rusticità e naturalezza all’arredo, che dà la percezione di essere vissuto. Il metallo viene spesso utilizzato anche per il lavello e non solo per ante e superfici.

Anche l’illuminazione può fare la sua parte, se si opta per lampade a sospensione in metallo. Per arricchire ancora di più una cucina in stile industriale è possibile scegliere un tavolo in legno o metallo e arricchire l’ambientazione con tubi di aerazione, che all’occorrenza svolgono anche la funzione di mensola. 

Il più delle volte, questa tipologia di cucina si presenta in tonalità che richiamano il grigio o il nero. Si tratta, infatti, dei colori che evocano maggiormente il carattere delle fabbriche dismesse. Questo tocco vintage, però, non esclude gli elementi innovativi delle cucine moderne, anzi ne accentua la presenza. 

Troviamo quasi sempre un’isola, elementi modulari e dinamici, finiture materiche ad effetto, la possibilità di personalizzare ogni angolo e di integrare materiali combinati. Tutto dipende, insomma, dal carattere che vogliamo donare alla nostra cucina industriale, che in base alle singole scelte può puntare di più sull’essenzialità, sull’accoglienza o sull’eleganza.